Misha e il richiamo delle scimmie
Dietro a questo disegno e questa firma si nasconde una piccola storia curiosa. Nei primissimi anni ’90 ha alloggiato all’Annunziata Misha Cipra, un fotografo. Non mi ricordo per quale motivo fosse arrivato da noi ma fatto sta che mio padre organizzo una serata fuori con lui.
Mi ricordo non tanto della serata ma del suo affascinante racconto del periodo passato nella foresta dell’Amazzonia per diventare proprietario di un pezzo di terra. Allora tutto ciò era possibile semplicemente presidiando un pezzo di terra per alcuni mesi. E durante quel periodo Misha, ci raccontò, che i nativi del posto gli insegnarono il richiamo per le scimmie. Mi ricordo che tornati dalla cena, proprio davanti all’hotel, nella piazza vuota ci fece quel richiamo.
Ancora oggi quel ricordo mi fa venire i brividi sia per il suono così potente che spaccava quel silenzio estivo, sia per quello che accadeva nella foresta dopo quel richiamo. Misha, così bravo nel raccontare, ci disse che terminato il richiamo si sentiva montare un fruscio di foglie sempre più forte, come fosse un’onda, anzi una serie di onde. Quel fruscio era dovuto al movimento delle scimmie da un ramo all’altro che arrivavano da ogni parte della foresta. Il racconto di Misha in quella serata estiva dove la città era vuota, ti faceva sentire parte di quella foresta piena di scimmie. Misha non si è più rivisto ma il suo ricordo vive ancora.